La band nata dalle ceneri di SUBà e Moivo si domanda cosa sia possibile ascoltare alla radio al giorno d’oggi e una risposta potrebbe venire proprio da queste dieci tracce registrate sotto la supervisione artistica di Rudy Di Monte (Subsonica, Statuto) e Gianni Condina (anche lui collaboratore degli autori di ‘Microchip Emozionale, di Linea 77 e Assalti Frontali e di recente al fianco della starlette Levante) che fondono suoni ariosi e immediati con testi non banali. Può darsi che il progetto sia ancora in divenire e cresca col tempo ma per il momento ‘Lasciati Cadere’, ‘Quello Che So’ e appunto ‘Radio’ sono già pezzi in grado di fare la differenza nel mercato italiano. Qui di indie non c’è niente così come non c’è niente di precario o affrettato. Solo un album di eccellente pop rock prodotto bene, suonato bene e privo di filler. Niente male soprattutto il guitar work di Michele “Bozzi” Battaggia e Fausto “Lypocodium” Belardinelli sebbene non si tratti di un disco punk, metal o comunque dall’impatto deflagrante. Decisamente originale il packaging con un artwork ispirato al rugby dei primi del Novecento.