Allora, lo dico chiaramente! Se dopo un album del genere i Game Over non si imbarcheranno in tour a stelle strisce con i massimi nomi tutelari del thrash metal significa che il mondo gira veramente a rovescio. Sono ormai trascorsi otto anni dal demo 'Thrash Is Back!!!' e dall'EP 'Heavy Damage' ed in tutto questo tempo gli emiliani sono cresciuti a dismisura senza sbagliare una sola mossa. 'Claiming Supremacy' riparte da dove ci aveva lasciato lo strepitoso 'Crimes Against Reality' insistendo su un sound spigoloso e angolare, molto anni ottanta ma non per questo retrogrado, e regalandoci un'altra manciata di anthem da consumare a forza di headbanging. La supremazia tecnica sulla concorrenza è sancita da una marcata attitudine hardcore e influenze che vanno dai primi Exodus ai Nuclear Assault passando per Vio-lence e Death Angel, assoli al fulmicotone, giri di batteria forsennati, parti vocali abrasive e chorus azzeccati. Il mixaggio è stato curato da Joel Grind dei Toxic Holocaust capace di esaltare il basso rotondo di Renato Chiccoli e spingere la release su un livello superiore ('Two Steps Into The Shadows' e 'Blessed Are The Heretics'). Un orgoglio nazionale che, visto il crescendo delle esibizioni live, merita assoluta considerazione in quei mercati che hanno alimentato la fame di revival thrash. Una segnalazione a parte la merita il pregevole artwork curato da Mario E. Lopez.