Quando ho visto la prima volta i finlandesi dal vivo mi sono detto che tempo qualche mese sarebbero diventati delle superstar. Ciò non è avvenuto. Poi si sono succeduti gli album e vari tour e anche in quel caso la svolta non c’è stata. Forse il revival glam è venuto un po' a noia o forse il loro management non è stato in grado di spingerli così bene (e anche con la Spinefarm qualche problema deve esserci stato visto che adesso escono per l’anonima M-Theory Audio). Fatto sta che ‘Bad Blood Rising’ non aggiunge niente ad una discografia imperfetta, la voce di Arttu "Archie" Kuosmanen è la solita, dirompente e graffiante, molto melodica nei frangenti giusti ma anche aggressiva quando conta. Il riffing di Joonas "Johnny" Parkkonen ha incorporato qualche influenza heavy metal in più ma la sostanza, in bene e in male, è cambiata poco. ‘Young Blood Rising’ inaugura la scaletta esattamente come ci saremmo immaginati e ‘Drag Me Out Of The Darkness’ o ancora l’accoppiata ‘Back From The Dead’ e ‘Bad Habits Die Hard’ avrebbero potuto benissimo stare sul debutto. I passaggi migliori di questo terzo full lenght sono le ballate ‘Breathe’ e ‘Get Me Out Of California’, il toccante tributo a River Phoenix e la strepitosa ‘Pure Fucking Adrenaline’ che ci riporta indietro negli anni all’uscita di ‘Slave’ degli Skid Row.