Il problema principale degli spagnoli è che in due difficilmente riusciranno a trasportare con enfasi e qualità il loro materiale dal vivo. Magari si avvarranno di musicisti session ma quando ciò accade il risultato non è sempre dei migliori. Una bella copertina introduce cinquanta minuti scarsi di folk metal ed una ricerca antropologica veramente consistente. Quasi cinque anni di lavoro per Cristina “Lady Carrot” Galvan e Nightmarer (As Light Dies, Garth Arum) che hanno reso musicali e trascinanti elementi della tradizione castigliana, canti tramandati soltanto in maniera orale e universi acustici provenienti da regioni differenti. A parte un paio di episodi trascurabili, tipo la ballata conclusiva ‘Veneno’ che pare uscire dal peggiore disco AOR, gli Aegri Somnia non presentano cali di tensione e danno il via ad un’ambientazione in cui folklore, voce femminile ma anche maschile, tamburi e percussioni giaten, riff black metal e qualche accenno vagamente industriale, rappresentano i colori. ‘Señor Platero’ e ‘Molinero - Vengo de moler’ i passaggi più interessanti di un progetto che merita di essere sviluppato al fine di ottenere consensi al di là della stretta cerchia dell’underground iberico.