Negli ultimi anni gli ex Hazard sono riusciti ad imporsi nella scena svedese con un progressive death dalle tinte black e horror ben supportato dall’etichetta fondata da Robert Kampf e Oliver Withöft alla fine degli ‘80. In tutta sincerità nella scena di provenienza è possibile trovare di meglio ma ‘Down Below’ ripropone con determinazione la formula consolidata grazie al precedente ‘The Children Of The Night’. I tempi del demo ‘The Ascending Dead’ e dell’EP ‘Putrid Rebirth’, di recente la band ha mostrato di trovarsi a suo agio con tale formato prima con ‘Melancholia’ e poi con ‘Lady Death’, sono lontani ma le inquietanti parti vocali di Johannes Andersson e il contributo del nuovo drummer, l’ex Deathstars Oscar Leander, spingono sicuramente il materiale su un livello superiore. Il guitar work di Adam Zaars, che ricordiamo nei Repugnant e negli Enforcer, e Jonathan Hultén è ligio alle regole del genere e ispirato alla dimensione live e proprio in tour, dove l’immaginario oscuro della formazione originaria di Arvika può essere sviluppato al meglio, canzoni come ‘The Lament’, ‘Subterranea’ e ‘Cries From The Underworld’ possono crescere in modo ulteriore. Significativo il lavoro in fase di arrangiamento, con elementi post punk che arricchiscono le trame strumentali, che trova il suo culmine nel teatrale finale di ‘Here The Dragons’. Un po' di coraggio in più non avrebbe guastato ma i Tribulation hanno saputo ribadire le proprie caratteristiche senza scendere a compromessi e questo è già un segnale positivo.