Il progetto di Aaron Bruno, in passato attivo con Under The Influence Of Giants, Home Town Hero e Insurgence, è uno dei casi più strani e interessanti da studiare del mercato musicale moderno. Per chi ha vissuto gli anni novanta è infatti difficile considerarlo in ambito alternative rock, visto l’utilizzo pesante di elettronica, eppure dischi come ‘Here Come The Runts’ simboleggiano al meglio il lato moderno di un movimento ricco di contaminazioni tecnologiche e vagamente ammiccante nei confronti della scena indie. Rispetto a ‘Megalithic Symphony’ e ‘Run’ il terzo capitolo sembra quello della maturità (‘Miracle Man’ e ‘Shop That Train’) e l’autore, supportato da Eric Stenman, si è distaccato in parte dai suoni sintetici robotici che lo avevano reso celebre virando su una produzione più organica e orientandosi verso il pop rock radiofonico (‘Passion’ e ‘Handyman’). Nulla di complicato o imperdibile ma una serie di arrangiamenti coraggiosi e qualche passaggio più energetico che aiuta a mantenere alto il livello di attenzione. Sarà curioso capire se anche lo show dal vivo di Awolnation saprà evolversi e conquistare spazi importanti all’interno dei grandi festival.