Un debutto in grande stile per il progetto gothic doom statunitense che finora si era misurato solo sulla breve distanza. Nell’album troverete elementi di continuità rispetto a ‘Ethereal’ e ‘Solitary Martyr’ ma anche riferimenti cospicui a gemme del passato come ‘Last Fair Deal Gone Down’ e ‘The Great Cold Distance’ dei Katatonia. Il misterioso trio di Pittsburgh non fa proprio niente per negare le proprie radici, a tratti si muove su territori proto-metal o semplicemente melodic metal mentre in altri frangenti sfiora quasi l’alt-rock e cita i Tool (‘Eden’ e la title track). Questo continuo utilizzo di referenze coincide anche col maggior pregio di un lavoro in studio ben mixato e arrangiato che mette immediatamente a proprio agio l’ascoltatore producendo una serie di atmosfere gothic e doom di grande spessore. ‘The Grace Of The Dark’ e ‘Poisoned’ “illuminano” la prima parte ma è forse con l’accoppiata formata da ‘Death And The Master’ e ‘Prison Of Thought’ che i Deathwhite mostrano di possedere qualcosa di più rispetto alla concorrenza. Ancora non è dato sapere se ‘For A Black Tomorrow’ avrà un seguito a breve ma nel frattempo ‘For A Black Tomorrow’ saprà “riaccendere” il vostro spirito più decadente e pessimista.