Gli irlandesi celebrano venticinque anni di folk metal con un full lenght, prodotto da Michael Richards presso i Trackmix Studios, che esalta ancora di più l’impeto di ‘Blood On The Black Robe’ e ‘Blood For The Blood God’. Una sorta di trilogia, legata al sangue e ad un sound più elaborato e distintivo, che ha permesso ai Cruachan di consolidare la propria posizione nelle gerarchie internazionali e uno stato di culto praticamente inattaccabile. Keith Fay guida un assalto calcolato, ricco di momenti epici e riflessivi così come di stacchi aggressivi e ridondanze black metal. ‘Queen Of War’ potrebbe essere senza problemi frutto dell’ingegno degli Amorphis e, sempre per rimanere in Lapponia, ‘The Harp, The Lion, The Dragon And The Sword’ ricorda certe cose dei Turisas. ‘Hugh O’Neill - Earl of Tyrone’ e ‘ The Siege of Kinsale’ citano ‘The Morrigan’s Call’ mentre ‘Blood And Victory’ promette di essere l’anthem live che serve per spadroneggiare nei migliori festival. Da applausi la performance di Mauro Frison, batterista argentino che ricordiamo negli Alternative 4 di Duncan Patterson e ha ricoperto un piccolo ruolo nella celebre serie televisiva Game Of Thrones.