Dopo il passaggio a Century Media, gli ex Anthropophagy avevano bisogno di un disco di questo tipo per rafforzare la loro posizione nel movimento death. Così non sorprende di trovarsi al cospetto di una rilettura, pedissequa ma avvincente, dell’opera omnia di formazioni del calibro di Entombed, Incantation e Death. Fin dalla copertina, realizzata da Dan Seagrave (Suffocation, Dismember), gli Skeletal Remains ci spingono in ambientazioni ferali, incubi ad occhi aperti, devastazioni macabre che riflettono quello che vediamo tutti i giorni in televisione e che il guitar work insano di Chris Monroy, anche nei Fueled By Fire, e Adrian Obregon portano all’eccesso. La title track e ‘Internal Detestation’ sono gli apici di un processo compositivo che poggia su stacchi ritmici forsennati, growl malvagio, tanta tecnica ma anche quel feeling da obitorio che continua a vendere copie. Difficile che i californiani possano salire ulteriormente nelle gerarchie della scena ma di sicuro ‘Devouring Mortality’ è un attestato di forza e competenza in materia, impreziosito dal tocco di un luminare come Dan Swanö (Bloodbath, Edge Of Sanity).