01 : This Will Never End (5:07) 02 : Otherland (5:14) 03 : Turn The Page (4:16) 04 : Fly (5:43) 05 : Carry The Blessed Home (4:03) 06 : Another Stranger Me (4:36) 07 : Straight Through The Mirror (5:48) 08 : Lionheart (4:15) 09 : Skalds And Shadows (3:13) 10 : The Edge (4:27) 11 : The New Order (4:49)
Songs
01 : This Will Never End (5:07) 02 : Otherland (5:14) 03 : Turn The Page (4:16) 04 : Fly (5:43) 05 : Carry The Blessed Home (4:03) 06 : Another Stranger Me (4:36) 07 : Straight Through The Mirror (5:48) 08 : Lionheart (4:15) 09 : Skalds And Shadows (3:13) 10 : The Edge (4:27) 11 : The New Order (4:49)
Ci sono voluti otto anni per celebrare il ritorno ai livelli a cui la band ci aveva abituati con album come ‘Imaginations From The Other Side’ e ‘Nightfall’. Otto lunghi anni in cui tra cocenti delusioni live, progetti paralleli di ben poco conto e l’amarezza per un disco come ‘A Night At The Opera’, che sembrava totalmente privo della maestosità e dell’intelligenza compositiva tipica dei tedeschi, eravamo sul serio sul punto di arrenderci. Pensavamo di aver perduto definitivamente una delle band più importanti in assoluto per il metal classico di tutti gli anni novanta e invece ‘A Twist In The Myth’ ci riconduce lentamente agli albori dell’album con il quale Hansi Kursch e compagni sfidarono il mondo, quel ‘Somewhere Far Beyond’ che ancora oggi può essere senza dubbio considerato uno dei masterpiece assoluti dell’epic metal. Allo stesso tempo questi retaggi del passato vengono assorbiti in una struttura decisamente moderna e al passo con i tempi sia dal lato suoni/produzione (responsabile il veterano Charlie Bauerfiend) che per quanto riguarda arrangiamenti più snelli e inclini a concedere spazio a orchestrazioni e melodia. L’inizio è di quelli folgoranti con ‘This Will Never End’ e ‘Otherland’ che si ergono imponenti a regalarci nuove definizioni di speed moderno. ‘Another Strange Me’ rilegge alla perfezione il tentativo del primo singolo ‘Fly’ di fondere cori epici, ritmi sincopati e suoni elettronici con le classiche linee di chitarra di Andrè Olbrich in splendida forma. Entrambi i brani esplodono poi nel tipico Guardian-style con l’inconfondibile voce di Hansi Kursch che prende letteralmente per mano la musica violentandola e sottomettendola a suo piacimento. Incredibile la prova in ‘Straight Through The Mirror’ di Frederik Ehmke che ha sostituito dietro le pelli l’uscente Thomas Stauch. E’ lui velocissimo, potente e preciso al decimo di secondo a dettare i tempi dell’avvincente crescendo di un pezzo che sarebbe potuto essere su ‘Imaginations From The Other Side’ tanta è la sua carica evocativa. Segue ‘Skalds & Shadows’ una bellissima ballata acustica che richiama alla memoria le storiche ‘The Bard’s Song’ e ‘A Past And Future Secret’. Chiudono ‘A Twist In The Myth’ due brani dall’arrangiamento più complesso come ‘The Edge’ e ‘The New Order’ che confermano la magnificenza ritrovata di un gruppo che ci mancava davvero. Un modo come un altro per ricordarci che i miti sono si toccano..
Battalions of Fear (1988) Follow the Blind (1989) Tales from the Twilight World (1990) Somewhere Far Beyond (1992) Imaginations from the Other Side (1995) Nightfall in Middle-Earth (1998) A Night at the Opera (2002) A Twist in the Myth (2006) At the Edge of Time (2010) Beyond the Red Mirror (2015) Legacy of the Dark Lands (2019) The God Machine (2022)