Il trio bergamasco non cita solamente gli anni '90 ma un periodo ben preciso in cui The Verve e Depeche Mode dominavano le classifiche e la vena industriale dei Nine Inch Nails aveva contagiato un po' tutte le rock band dell'epoca. 'Plastic Fantastic' non è un capolavoro ma è un disco, supportato da pulsazioni elettroniche intelligenti, che riesce a suonare oscuro e urgente come se fosse stato pensato in quel frangente. Di certo vale molto di più di buona parte delle release della cosiddetta scena alternative rock italiana che, supposta esista veramente, non produce quasi più nulla di interessante da tempo immemore. F. James Dini si occupa di voce e chitarra, Giorgio Corna siede dietro le pelli ed il misterioso The Butcher spadroneggia alle tastiere ed al laptop. 'Intimacy' e 'The Invisible Boy' possiedono suoni e attitudine internazionale e pure la conclusiva '2nd Plan' ha il piglio giusto per catturare l'attenzione delle radio e dei media in generale. Da proseguire la collaborazione con la scrittrice Alissa Hilbertz che rende più originale la proposta.