Sinceramente, considerato il passaggio alla Napalm Records ed il successo ottenuto in patria, mi aspettavo che il successore di 'Empyrean' fosse un album di chiaro stampo commerciale, infarcito di potenziali singoli da alta classifica e prodotto secondo i dettami del mainstream pop. Al contrario i tedeschi se ne escono con un concept ambizioso che conferma la loro abilità a fondere il gothic rock degli anni '80 con gli ammiccamenti glam di Marilyn Manson e l'industrial sfarzoso e potente di In Strict Confidence e Rammstein. Una scaletta coesa, dinamica, ricca di sorprese (‘Haythor’ e ‘Naxxar’) e tracce che riprendono idealmente il percorso iniziato con ‘Die Tomorrow’ e ‘From The Flame Into The Fire’ (‘Cut Me Out’ e ‘The Mortarian’) e poi proseguito col suddetto ‘Empyrean’. Attorno a Chris “The Lord” Harms ruota ormai una formazione consolidata che punta su refrain di facile presa e ritmiche ballabili. Non tutto si assesta sui medesimi standard qualitativi ma l'approccio lirico ed un'accentuata tendenza alle atmosfere cupe e horror rendono l'ascolto mai scontato.