Il gruppo death metal melodico originario di Marsiglia è attivo da dodici anni e ha alle spalle tre full lenght e due EP che hanno riscosso un discreto riscontro a livello nazionale. È però con il presente ‘The Divine Triumph’ che l’amore per l’occulto e le divinità antiche trova compimento in associazione ad una musica aggressiva e pomposa, epica e venata di influenze black. Le registrazioni del successore di ‘II The Maelstrom’ sono state effettuate sotto la supervisione di Shawter dei Dagoba ed in seguito il lavoro è stato mixato da Linus Corneliusson e masterizzato da Jens Bogren ai celebri Fascination Street Studios. ‘Road To Nowhere’ e ‘Broken Eyes’ sono state scelte per promuovere la release con i rispettivi videoclip ma anche ‘Omnes Tenebrae’ e la title track esalteranno gli appassionati del genere. L’artwork realizzato da Paolo Girardi ben descrive l’atmosfera che gli ACOD hanno tentato di trasmettere con la loro musica, sicuramente influenzata da Soilwork, Carcass e Septicflesh ma allo stesso tempo sempre più personale e competitiva.