-Core
Vikings Chant
SKÁLD
Decca Records/Universal Music
Pubblicato il 08/01/2019 da Lorenzo Becciani
Songs
1. Enn átti Loki fleiri börn
2. Rún
3. Valfreyjudrápa
4. Níu
5. Flúga
6. Gleipnir
7. Krákumál
8. Ó Valhalla
9. Ec man iötna
10. Yggdrasill
11. Ódinn
12. Ginnunga
13. Jóga
Songs
1. Enn átti Loki fleiri börn
2. Rún
3. Valfreyjudrápa
4. Níu
5. Flúga
6. Gleipnir
7. Krákumál
8. Ó Valhalla
9. Ec man iötna
10. Yggdrasill
11. Ódinn
12. Ginnunga
13. Jóga

Un richiamo fortissimo per tutti gli appassionati di viking metal (Amon Amarth, Wardruna, Myrkur, Eluveitie, Enslaved, Heilung, Skuggsjá e naturalmente sua maestà Quorton ed i Bathory), di serie televisive come Vikings (stupenda la sceneggiatura di Michael Hirst ed eccellente la caratterizzazione dei personaggi oltre al tema di ‘If I Had A Heart’ di Fever Ray) e ancora di film quali Valhalla Rising di Nicolas Winding Refn (Drive, The Neon Demon), The Outlander, Il Tredicesimo Guerriero e il recente Viking di Andrei Kravchuk. Un richiamo eseguito con un corno da caccia che raggiungerà amanti del genere e cultori della narrazione norrena. ‘Vikings Chant’ non è soltanto uno dei dischi più intriganti generati nel panorama francese negli ultimi anni ma uno strumento necessario per lasciarsi trasportare indietro nel tempo, tra candele, incenso, riti pagani, battaglie all’ultimo sangue e trionfali banchetti. Il progetto in questione è nato per volere del compositore/produttore Christophe Voisin-Boisvinet che ha voluto al proprio fianco tre cantanti di estrazione e stile differenti (Justine Galmiche, Pierrick Valence e Mattjö Haussy) per rendere il sound di questo debutto assolutamente unico e primitivo. ‘Enn Atti Loki Fleiri Born’ setta gli standard della release e la malinconia pervade quasi tutta la tracklist. Alla strumentazione tradizionale utilizzata si aggiungono percussioni tribali (‘Gleipnir’), crescendo epici, invocazioni alla Natura (innegabile la referenza ai Dead Can Dance) e tecniche di canto anche molto lontane tra loro. ‘Rún ’ e ‘Níu’ sono tra i pezzi più immediati, il coro a cappella di ‘Ec Man Iötna’ avrebbe potuto essere tranquillamente su ‘Icon’ dei Paradise Lost mentre ‘Valfreyjudrápa’ e ‘Yggdrasill’ si rifanno al folk nordico più classico e citano ‘Runaljod’ di Einar Kvitrafn Selvik e Lindy Fay Hella. Le divinità di Ásgard approveranno anche perché dal punto di vista lirico l’autore ha seguito alla lettera la poetica di Edda, messa in prosa da Snorri Sturluson nel 1220 e sopravvissuta grazie a sette manoscritti realizzati tra il 1300 e il 1600. Da brividi il finale con ‘Jo?ga’ e, se da una parte è vero che la hit di Björk è talmente bella da essere adatta a qualunque occasione, dall’altra l’inserimento in un contesto di questo tipo ne moltiplica l’efficacia. Non ho la minima idea di come verrà trasportato tutto questo dal vivo ma di sicuro sarà interessante scoprirlo.

SKÁLD
From Francia

Discography
Vikings Chant - 2018
Viking Memories - 2020