Il passaggio alla Atlantic dei californiani coincide con un album stellare al cospetto del quale ogni considerazione possibile sul revival rock non ha più senso di esistere. ‘Great Western Valkyrie’ e ‘Hollow Bones’ hanno consolidato la posizione della band nel panorama internazionale e adesso queste nove tracce esplosive, registrate tra il Tennessee e l’Alabama, la spingono su un livello ancora superiore. A produrle è stato sempre Dave Cobb -un nome tutelare del country e dell’americana che vanta collaborazioni di successo con Sturgill Simpson, Chris Stapleton e Shooter Jennings - che ama lavorare soprattutto sulle voci. In effetti Jay Buchanan non aveva mai cantato così bene, le inflessioni soul e funk sono aumentate ma sono tutti i membri a girare a mille; la chitarra di Scott Holiday pare provenire da ‘Use Of Your Illusion’ dei Guns n’ Roses e la sezione ritmica rilegge la storia dell’hard rock ebrilla per duttilità. ‘Sugar On The Bone’ viene introdotta da un giro di basso distorto alla Muse, ‘Too Bad’ è tagliata a metà da un assolo di chitarra pazzesco ed illuminata dalla performance del frontman mentre ‘Imperial Joy’ e ‘Shooting Stars’ trasmettono l’entusiasmo, il senso di responsabilità e quel minimo di sfacciataggine che i Rival Sons hanno sperimentato vedendo i propri sogni realizzati. Oltre ai singoli ‘Do Your Worst’ e ‘Back In The Woods’, la scaletta riserva numerosi crescendo, sfumature dark e improvvise aperture solari oltre ad uno spettro di influenze più vario. Bellissima la copertina realizzata da Martin Wittfooth.