Potrei scrivere per ore sui primi anni degli Extrema, sul rapporto tra Tommy e GL, sulle certezze e sulle incertezze di una band che rappresenta la storia del metal italiano. Non avrebbe alcune senso però, se non a livello enciclopedico, perché nel giro di un mese saranno nei negozi sia questo debutto che ‘Headbanging Forever’ e invece delle polemiche parlerà la musica. Una musica fiera e potente, scritta col cuore, piena di groove moderni ma anche rispettosa dei valori con cui sono cresciuti questi musicisti favolosi. Gianluca Perotti aveva già dimostrato di essere in grande forma in occasione dell’uscita di ‘The Seed Of Foolishness’ e ‘The Older The Bull, The Harder The Horns’ dei Rebel Devil, progetto con Dario Cappanera della Strana Officina, ma adesso sfodera una prestazione “in your face” da brividi, quasi spirituale nella sua viscerale aggressività. In ‘Rupert The King’ non troverete niente di costruito, plastificato o falso ma undici tracce che sono state scritte per essere sbattute addosso al pubblico dal vivo, sorrette dai riff di Stefano Franzè e da una sezione ritmica solidissima e dinamica, formata da Simone Franzè e Manuel Togni (che ricordiamo negli Aleph). Una line-up che ci auguriamo possa durare perché promette faville in sede live con un ibrido tra thrash e classic metal venato di influenze alternative e anche puramente rock. Alcuni episodi sono catchy e facilmente memorizzabili, altri sembrano provenire dall’inferno e vedono il frontman corrodere la propria ugola in nome di una passione che l’ha travolto da ragazzo e mai abbandonato. Strepitose ‘In The Middle Of The Night’, ‘Double Face’ e ‘Secret Society’ così come le commistioni tribali di ‘The Great Spirit’ e la reprise di ‘Blood Shower’ dei Blind Illusion di Les Claypool.