Quello che mi fa incazzare è che a spaccare il culo siano sempre i gruppi di sempre. Scusate la terminologia mal’ho scritto nella recensione di ‘Law Of The Jungle’ della Strana Officina e lo ripeto in questa. Sarò cinico, crudele o nostalgico eppure il tiro che hanno i pezzi degli Extrema, il loro profilo tecnico e l’attitudine che traspare dall’ascolto non sono riscontrabili nel novanta per cento della concorrenza. Un peccato perché la scena italiana, su basi del genere, potrebbe splendere e fare invidia a quelle di tante altre nazioni che invece ci sovrastano in termini di numeri e di qualità. ‘Headbanging Forever’ non è solo un grande disco di thrash metal, è il migliore disco di thrash metal uscito dalle nostre parti dai tempi di ‘The Seed Of Foolishness’ e da allora è cambiato tutto. Gianluca Perotti e Tommy Massara hanno deciso di separarsi ed il chitarrista ha puntato su un approccio diverso e nuovo. ‘The Call’ e ‘Borders Of Fire’ aprono le danze e subito si percepiscono il fumo, l’odore, il sudore che tanto amiamo vicino alle transenne un istante prima che si scateni il pogo. Per questo ‘Headbanging Forever’ non è solo il nuovo album degli Extrema ma un inno liberatorio, una chiamata alle armi e la testimonianza che i metalhead hanno ancora voglia di sana e gloriosa musica. Tiziano Spigno ha l’innegabile pregio di non voler emulare chi lo ha preceduto, ci mette l’anima e cerca di guadagnare il rispetto dei fan con tenacia e umiltà. Una ventata di energia e freschezza che ha reso ancora migliore una manciata di pezzi composti alla vecchia maniera. In scaletta troverete pezzi più classic metal come ‘Heavens Blind’, le sperimentazioni melodiche di ‘Invisible’ e le soluzioni moderne di ‘Pitch Black Eyes’, l’episodio più vicino a ‘The Seed Of Foolishness’, ma soprattutto pezzi che non sfigurano affatto al fianco di quelli di ‘Tension At The Seams’ o del recente ‘The Old School EP’. Pezzi tirati, al limite del punk, ricchi di assoli folgoranti, stacchi ritmici poderosi e melodie capaci di fissarsi in testa. L’ennesimo capitolo vincente di una discografia praticamente impeccabile. Riabbracciarli dal vivo sarà bellissimo.