Il titolo di questo EP non è riferito ai discografici ed ai manager che si sono interessati al sestetto californiano prima e dopo la pubblicazione del fortunato esordio ma al nome originale dei ragazzi che con ‘Drinkin From A Salt Pond’ hanno saputo spingersi su livelli ancora più importanti. Reduci dalla performance allo SXSW di Austin, danno alle stampe un EP che punta forte soprattutto sue due canzoni. L’iniziale ‘Hands Up’ è nata in collaborazione con Hannah Hooper e Christian Zucconi dei Grouplove e mostra quanto si è evoluto il songwriting di Alex Hwang, Daniel Chae e Sally Kang. ‘Rearview’ è invece un singolo fantastico che cerca di tracciare un legame con ‘Run Or Hide’, il loro pezzo più famoso, e parla della capacità di accettare o meno la perdita di una persona cara. In attesa di un terzo full lenght che ci dirà se i Run River North sono destinati ad entrare nella storia dell’indie folk-rock, ‘Monsters Calling Home, Vol. 1’ fa bella presenza in un catalogo in cui spiccano artisti prodigiosi quali Vök, The Veils, Sløtface e Old Sea Brigade.