‘Rough Times’ non aveva convinto come il suo predecessore e quindi, dopo il prolungamento del contratto con Nuclear Blast, i tedeschi si sono sforzati di rendere di nuovo intrigante il loro mix tra classic rock e psichedelia. L’errore commesso in passato, concentrarsi su singoli di maggiore presa perdendo un po' il contatto con la realtà, è servito per assemblare una scaletta solida e funzionale alla dimensione live. Registrato nel loro studio di Berlino, ‘For The Dead Travel Fast’ riprende i tratti melodici del passato ma li espone in uno scenario maudit e decadente. In scaletta troverete citazioni a Pink Floyd, Scorpions e Goblin che vi costringeranno a recuperare i vecchi album, qualora non siate profondi conoscitori della materia. Christoph ‘Lupus’ Lindemann sfodera una prestazione notevole al microfono ma è la sua chitarra a bruciare passione, di minuto in minuto. La sezione ritmica formata da Simon ‘Dragon’ Bouteloup e Christoph ‘Tiger’ Bartelt splende per duttilità e pezzi come ‘The Devil’s Master’, ‘Evil Forces’ e ‘Dancing With The Dead’ risultano quanto mai spettrali ed evocativi. La sensazione è che i Kadavar siano in grado di compiere un altro passo in avanti nella loro carriera; già adesso sono tra le migliori formazioni hard rock del vecchio continente ma possono imporsi anche oltreoceano ed episodi come ‘Children Of The Night’ e ‘Poison’ sembrano scritti apposta.