Un nuovo lavoro in studio molto atteso quello dei canadesi che non deludono le aspettative e tornano nei negozi con nove tracce che segnano un’ulteriore evoluzione del loro sound ammaliante ed ossessivo. In scaletta troviamo tre collaborazioni illustri e la più luccicante è senza dubbio quella con Alexis Taylor degli Hot Chip per ‘Luxe’. Nicholas Allbrook dei Pond, ma anche membro dal vivo dei Tame Impala, appare in ‘Free Gloss’ mentre sua maestà Angus Andrew dei Liars presta la sua inconfondibile voce alla title track. In definitiva ‘Deleter’ si muove su coordinate sonore simili a ‘Congrats’ ma l’effettistica è ridotta ai minimi termini in favore di un sound più anni ‘80 con divagazioni nella house così come nella psichedelia. Alcuni passaggi sono figli di una ricerca elettronica avanzata mentre altri potrebbero essere tranquillamente rubati a qualche band indie rock che va di moda adesso. In questo limbo, tra energia live e musica sintetica, tra tecnologia ed analogia, gli Holy Fuck si mostrano più giovani di tanti ragazzini che fanno i finti dj e più lungimiranti di tanti colleghi della vecchia scuola. Ai tastieroni Brian Borcherdt e Graham Walsh fanno la differenza e la sezione ritmica formata da Matt McQuaid e Matt Schulz ha poco da invidiare a quella dei Battles. Sarà curioso capire, secondo le vigenti regole del mercato, quanto potrà vendere un album indipendente come questo in un periodo storico compreso a fondo dalla minoranza.