Per ‘Dare Un Senso’ alla propria carriera e compiere il definitivo salto qualitativo, i veneti si sono affidati alla produzione artistica di Megahertz, storico collaboratore di Morgan, e hanno reso l’elettronica più funzionale al songwriting. Rispetto a ‘Interferenze’ e ‘Stupide Abitudini’, i suoni sono estremamente organici ed il cantato è bilanciato in maniera efficace con synth, tastiere e set-up rock standard. Vengono in mente i Subsonica, alcuni Bluvertigo ma la personalità dei Seta è fuori discussione e, visto che tra i loro obiettivi c’è “espandere la propria musica oltre ogni limite”, ‘Venere Tascabile’ si rivela lo strumento indispensabile per aprirsi a nuove culture e sensazioni, melodie d’autore e stacchi ritmici che rimangono in testa dopo pochi istanti. La trascinante rilettura di ‘Piove’ dei Timoria, con Omar Pedrini quale ospite, non è l’unico apice di un disco ricco di suggestioni, divagazioni nel pop da classifica e scenari atmosferici moderni. Luca Tosato si conferma un interprete vocale di spessore e pezzi come ‘Non Posso Stare Senza’ e ‘Sotto Il Peso Dei Pensieri’, ispirata dal toccante tema dell’eutanasia, sono i tra i migliori scritti in dieci anni di attività. La speranza è che sia proprio la delicata bellezza di Venere, seppure in versione tascabile, a regalare un’esposizione mediatica importante.