Quasi in contemporanea con l’eccellente ‘Immoto’ dei Nero Di Marte, Season Of Mist rilascia sul mercato il secondo lavoro del gruppo gothic doom originario della Pennsylvania. Rispetto all’esordio su lunga distanza ‘For A Black Tomorrow’, ma anche ai primi due EP, ‘Grave Image’ mostra fin da subito un suono più maturo ed arrangiamenti curati in maniera maniacale. L’aggiunta di un misterioso secondo chitarrista ha regalato maggiore corpo, le registrazioni delle parti strumentali si sono svolte ai Cerebral Audio Productions e la produzione è stata curata da Shane Mayer mentre le voce è stata catturata ai Mana Recordings di Erik Rutan ed il mastering è stato seguito da Dan Swanö. ‘Funeral Ground’ e ‘Further From Salvation’ sono due bei manifesti di un approccio metal che però non disdegna parti vocali pulite ed evocative. Dopo altri passaggi di spessore come ‘Words Of Dead Men’ e ‘Plague Of Virtue’, in conclusione, arrivano i sei minuti e mezzo di ‘Return To Silence’, che riflettono gli esordi e si riallacciano all’artwork di Jérôme Comentale. Perché, come diceva Nietzsche, “il futuro influenza in presente almeno quanto il passato”.