-Core
Quadra
Sepultura
Nuclear Blast - Warner Music Group
Pubblicato il 15/02/2020 da Lorenzo Becciani
Songs
01. Isolation
02. Means To An End
03. Last Time
04. Capital Enslavement
05. Ali
06. Raging Void
07. Guardians Of Earth
08. The Pentagram
09. Autem
10. Quadra
11. Agony Of Defeat
12. Fear; Pain; Suffering
Songs
01. Isolation
02. Means To An End
03. Last Time
04. Capital Enslavement
05. Ali
06. Raging Void
07. Guardians Of Earth
08. The Pentagram
09. Autem
10. Quadra
11. Agony Of Defeat
12. Fear; Pain; Suffering

Chiamatemi pure nostalgico ma quando ho ascoltato per la prima volta ‘Last Time’ mi è partito un embolo. In una situazione non certo florida per il mercato discografico, tra l’anniversario di due album storici come ‘Beneath The Remains’ e ‘Arise’, i Sepultura hanno saputo scrivere il loro singolo più efficace dai tempi di ‘Territory’ e ‘Roots Bloody Roots’. Roba da far venire il mal di testa a forza di cantare a squarciagola il ritornello. ‘Quadra’ però non è soltanto un pezzo o una manciata di soluzioni vincenti ma un concept intrigante – già in passato i brasiliani avevano dimostrato di saperci fare in tal senso con ‘A-Lex’ e ‘Kairos’ - ed un disco molto tecnico per una band che non ha nessuna intenzione di cedere il passo alle formazioni più giovani. La linea di continuità con ‘Messiah Machine’ è stata mantenuta, soprattutto a livello compositivo con iniezioni di musica tribale e prog in quantità. In più di un’occasione i riferimenti ai masterpiece degli anni ‘90, quando erano una priorità assoluta per Roadrunner e collaboravano con membri di Korn e Faith No More, sono palesi e vanno visti anche nell’ottica di una risposta all’operato dei fratelli Max e Igor Cavalera, che nell’ultimo biennio hanno spesso eseguito pezzi dell’epoca dal vivo. Derrick Green sembra a suo agio anche quando non deve muoversi in ambito hardcore-punk e le molteplici sfaccettature del songwriting, capace di riflettere al meglio il significato di ‘Quadra’, marcano a fuoco la nuova era della band. Eloy Casagrande è semplicemente un mostro dietro le pelli e più passa il tempo e più mi ricorda Ray Luzier per lo stile unico e l’abilità di incorporare elementi nuovi nel suo approccio allo strumento. Andreas Kisser macina riff in quantità impressionante ed il basso di Paulo Jr. spicca soprattutto nella prima parte che è decisamente old school. ‘Capital Enslavement’ soddisferà le esigenze di chi ama la componente tribale che si fonde col metal, ‘Isolation’ e ‘There’s No Second Chance’ sembrano scritte apposta per essere “rovesciate”, con violenza e cinismo, sul pubblico dal vivo mentre ‘Alì’ avrebbe potuto benissimo essere su ‘Chaos A.D.’. In chiusura troviamo ‘Fear, Pain, Chaos, Suffering’ ovvero i quattro elementi che sono alla base di qualsiasi disco metal che si rispetti.

 

Sepultura
From Brasile

Discography
Morbid Visions (1986)
Schizophrenia (1987)
Beneath the Remains (1989)
Arise (1991)
Chaos A.D. (1993)
Roots (1996)
Against (1998)
Nation (2001)
Roorback (2003)
Dante XXI (2006)
A-Lex (2009)
Kairos (2011)
The Mediator Between Head and Hands Must Be the Heart (2013)
Machine Messiah (2017)
Quadra (2019)