Negli ultimi anni l’etichetta austriaca è cresciuta molto, ha di recente aperto un ufficio anche a Berlino e ha messo sotto contratto numerose band che da tempo dominano la scena hard n’ heavy. Negli ultimi mesi, probabilmente stimolata dal successo di alcune formazioni su cui in pochi avrebbero scommesso, ha puntato su band dal profilo avanguardistico o sperimentale più accentuato. Le migliori sono senza dubbio (0) e Hällas. I primi propongono un progressive black metal allucinato destinato a sconvolgere il movimento mentre i secondi regalano all’ascoltatore un viaggio negli anni ‘70 e nel retro-rock in generale, ma con un “twist” non banale, un accento di estro e genialità che li distingue nel marasma di entità vintage. A due anni dal pregevole esordio, ‘Conundrum’ conferma le qualità tecniche di questi musicisti impegnati a ridare lustro ad un autentico progressive art rock, dalle tinte folk e psichedeliche. La provenienza da Linköping non fa altro che sottolineare la comunanza di idee e stile con Ghost ma soprattutto Magna Carta Cartel ma anche Horisont, Kadavar e Dool sono referenze evidenti. ‘Ascension’ introduce una tracklist coesa, ben prodotta ed arrangiata, nella quale spiccano ‘Beyond Night And Day’ e ‘Tear Of A Traitor’. Un punto di forza è sicuramente il cantato di Tommy Alexandersson ma tutto è curato alla perfezione, dai suoni di chitarra e batteria all’incredibile copertina di Nightjar.