Sono dispiaciuto del fatto che gli svedesi non abbiano rinnovato l’accordo discografico con Nuclear Blast ma allo stesso tempo felice che Oblivion, sublabel di SPV, ne abbia approfittato per concedere loro la possibilità di mettere in mostra, ancora una volta, il proprio talento. Sulle note di ‘We Lose The Night’, pare che il tempo si sia fermato alla pubblicazione di ‘Blood’. L’atmosfera è la medesima ed il cambio di line-up – dentro i chitarristi Mattias Ruejas Jonson (A Projection) e Hugo Zombie (Fields Of Nephilim, Los Carniceros del Norte) – non sembra avere influito molto sulla carica decadente della band. Il leader Alex Svenson ha voluto a tutti i costi dare un’impronta più rock al progetto, probabilmente pensando alla trasportabilità in sede live delle canzoni, e passaggi come ‘Devil’, ‘I Gave You Everything’ e ‘Apocalypse Flare’ sono la risposta a tutto questo. Ottima la performance dietro le pelli di Jonas Fransson ed intrigante la collaborazione con Karolina Engdahl degli strepitosi True Moon per ‘Ritual’. Il disco, mixato da Stefan Glaumann (Rammastein), può contare poi su due pezzi marcatamente anni ‘80 come ‘W.O.O.O.U’ e ‘Cuts Inside’, omaggio nemmeno troppo celato ai The Mission, che faranno rizzare le orecchie agli irriducibili nostalgici di tutto il mondo.