Non se Maria Brink sia la madre che tutti vorrebbero ma di sicuro è una bella tipetta. Negli anni ha dimostrato di avere più attributi di tanti maschi e ha evoluto il suo progetto senza scendere a troppi compromessi con sé stessa. Nel video di ‘The In-Between’, a metà tra The Handmaid’s Tale e Lady Gaga, c’è molto di lei, della sua carica adrenalinica e di una presenza scenica teatrale fuori dal comune. ‘Mother’ non aggiunge molto alla discografia degli In This Moment ma sostanzialmente rappresenta una dimostrazione di forza, una conferma che la band può stare a livelli elevati e competere con le migliori formazioni alternative metal in ambito internazionale. Il suono delle chitarre è il punto più debole – ormai tra me e Kevin Churko è una guerra aperta ma visti i risultati in fatto di vendite avrà senza dubbio ragione lui - mentre batteria e voce trascinano in continuazione l’ascoltatore e lo spingono ad affrontare emozioni di vario tipo: gioia, rabbia, stupore, malinconia. La linea di continuità con ‘Ritual’ è stata mantenuta e pezzi come ‘Fly Like An Eagle’, ‘Legacy’ e ‘God Is She’ non impiegheranno molto a trovare posto nelle scalette dal vivo. Curiosa la reprise di ‘We Will Rock You’ dei Queen - scontata è vero ma piuttosto stravolta alla Marilyn Manson con la partecipazione di Taylor Momsen dei The Pretty Reckless e Lzzy Hale degli Halestorm – allorché Joe Cotela dei Ded appare in ‘Hunting Grounds’. In tanti casi gli sforzi in termini simbolici e visuali nascondono qualche pecca invece in questo caso di sostanza ce n’è abbastanza.