Quando uscì il magnifico ‘Anticipation For Blood Leveled By Darkness’, non impiegammo molto a capire il valore e l’elitarietà di questo progetto in bilico tra la vecchia scuola del technical death ed un approccio moderno alla musica estrema. La line-up è cambiata con l’addio di David Shankle (Manowar) e l’ingresso di Victor Smolski (ex-Rage adesso attivo con gli Almanac) ma la visione di Alex Voodoo non è mutata affatto. Al contrario i sei anni trascorsi dall’uscita della prima fatica su lunga distanza sono serviti per affinare arrangiamenti e produzione. Una produzione ed un missaggio, cambiato tre volte da Andy La Rocque (King Diamond) e Tom Geldschläger, che mettono in evidenza le impressionanti qualità tecniche di Jacek Hiro e Jean Baudin. A rendere le sperimentazioni concrete ci pensano invece Seth van de Loo e George “Corpsegrinder” Fisher (Cannibal Corpse, ex-Monstrosity) che dall’alto della loro esperienza riescono a coniugare aggressività e possenti disegni armonici, dimostrando che dietro all’heavy metal non ci sono solo facce cattive e brutalità. Le liriche continuano a trattare tematiche oscure come riti voodoo e anti-cristianesimo e pezzi superlativi come ‘Menace To God’ e ‘The Ritual Of Thorn’ segnano progressi importanti rispetto al passato. La speranza è che, alla fine dell’emergenza sanitaria, il supergruppo possa stare in tour quanto necessario per fare la storia del genere.