La bellissima copertina di Paolo Girardi, definito il visionario pittore dell’incubo ed in passato a servizio di band del calibro di Manilla Road, Inquisition e Firespawn, introduce nel migliore dei modi uno degli esordi death metal più intensi degli ultimi anni. I musicisti in questione provengono dalla Sassonia e tra le loro precedenti esperienze troviamo Carnage e The True Hellyre Warmachine ma è con gli Apep che hanno davvero la possibilità di lasciare il segno. ‘The Invocation Of The Deathless One’ segue di tre anni il demo ‘Apep’ e rappresenta un’immersione negli abissi del death old school, con riferimenti all’occultismo ed alla mitologia egiziana che fanno subito pensare ai Nile (soprattutto a quelli di ‘Black Seeds Of Vengeance’ e ‘Annihilation Of The Wicked’). Le parti di batteria non ammettono reazione, il guitar work di Oliver Pikowski e Philip Kühn è eccellente ed il cantato gutturale di Cristoph "Flecki" Fleckeisen ci riporta indietro nel tempo ai primi anni novanta, quando uscivano masterpiece come ‘Dawn Of Possession’ degli Immolation e ‘Blessed Are The Sick’ dei Morbid Angel. ‘Banishing Of Chaos’ e ‘The Black Pyramid of Nagash’ sono gli apici di una scaletta grezza ma molto tecnica, imperniata su cambi di ritmo forsennati e atmosfere oscure, impreziosita dai giri di basso di Exx Tom e dalla voce femminile di Jacqueline Treydel. Un’invocazione del male ed una ricerca degli spiriti malvagi dell’antichità che tormenterà i vostri sonni già inquieti.