A volte mi chiedo quanto dolore si possa arrivare a provare ascoltando della musica. Qualche settimana fa un bell’esempio è arrivato dagli Umbra Vitae di Jacob Bannon ma nello specifico il livello di sporcizia è inaudito. I Darko sono il nuovo supergruppo che vede protagonisti Josh “Baby J” Miller degli Emmure e Tom Barber dei Chelsea Grin. Il primo è uno dei migliori batteristi del momento e su 'Hindsight' si è reso protagonista di numeri incredibili. Buona parte dell'estro che si percepisce dal presente ascolto è dovuto alla sua mente malata. Il secondo è invece uno dei frontman più sottovalutati dell'intera scena deathcore, prima con i Lorna Shore e adesso nella nuova incarnazione degli autori di 'Ashes To Ashes' e 'Self Inflicted', con cui ha registrato 'Eternal Nightmare'. ‘Devine Void’, in cui troviamo Darius Tehrani degli Spite, e ‘Electric Body’ ci avevano folgorato, lasciando intendere l’urgenza del progetto anche ai meno esperti e prendendo spunto dal meglio dell’underground estremo degli ultimi anni (Vein, Jesus Piece, Shadow Of Intent e così via). La componente industriale è determinante per rendere l’ascolto organico ed incisivo, oltre a riportare la mente agli anni ‘90 quando Meshuggah e Fear Factory mietevano le loro prime vittime. È facile lasciarsi condizionare dall’oscura operazione di marketing con cui è stato promosso questo EP ma da tempo non ricevevo una botta del genere. Decidete pure di chiamarlo come volete: progressive metal, progressive deathcore, djent o semplicemente metalcore. La realtà è che queste canzoni vi bruceranno l’anima, vi spaccheranno in due la testa e non vi faranno capire nulla per ore! Dopo aver ascoltato 'Insects', non ho il coraggio di pensare cosa possa nascondere la seconda parte o addirittura la prima fatica su lunga distanza. Se mai arriverà, perché da questi due pazzi è lecito attendersi qualsiasi cosa.