Questo non è certo il migliore live metal che si possa trovare in circolazione. A dire il vero non è nemmeno il migliore live thrash che si possa trovare in circolazione, però è un live potente e sincero, pubblicato in periodo di emergenza e realizzato in maniera quasi artigianale, un po’ come andava ai tempi d’oro. Il concerto scelto è quello del Party San dell’anno passato ed un pregio indubbio della scaletta coincide con la presenza di soli due estratti dall’ultimo lavoro in studio. ‘Born To Perish’ è piaciuto abbastanza, non a tutti ma ha dimostrato che i tedeschi non se la passano così male; il paragone però tra quei pezzi e classici come ‘‘Mad Butcher’, ‘Thrash Till Death’ e ‘Bestial Invasion’ è indecoroso. Nonostante la troupe non fosse preparata a registrare l’intero set e la band abbia deciso di non intervenire in alcun modo in fase di overdub, l’album testimonia piuttosto bene la validità della nuova line-up a quattro: oltre all’ingresso del chitarrista Damir Eskic, l’ex Annihilator e Primal Fear Randy Black ha sostituito Wawrzyniec “Vaaver” Dramowicz senza farlo rimpiangere. 55 minuti pieni di errori, suoni grezzi, incidenti di percorso ma anche tanto sano thrash, per chi sa cos’era il thrash degli anni ‘80 in Germania e non si accontenta del revival.