-Core
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OHHMS
Holy Roar
Pubblicato il 14/07/2020 da Lorenzo Becciani
Songs
1. Alive!
2. ((Flaming Youth))
3. Revenge
4. ((Strange Ways))
5. Destroyer
6. Asylum
7. Unplugged





Il gruppo sludge/post-metal originario del Kent chiude la trilogia iniziata con ‘Bloom’ e proseguita con ‘Cold’, con un concept sugli abusi domestici che segue le precedenti dissertazioni sull’ambiente e sui diritti degli animali. É evidente fin dalle prime note che non ci troviamo al cospetto di un disco standard, sebbene la produzione sia quanto mai organica e onesta, e le parti vocali di Paul Waller non siano mai state tanto incisive. Si parte con ‘Alive!’ e subito i riff glaciali e l’atmosfera plumbea lasciano il segno. ‘Destroyer’ e ‘Unplugged’ sono altri due apici di una scaletta potente ed evocativa, ben presentata dalla copertina di Run Stanley, che segna un passo in avanti sostanziale rispetto a ‘Exist’. Il guitar work di Marc George e Daniel Sargent è superbo e le dinamiche sono curate nei dettagli, a dimostrazione che non siamo al cospetto di una band che desidera soltanto seguire un trend specifico. Al contrario gli OOHMS dimostrano di volere crescere e distinguersi sempre di più in uno scenario che, un po’ come tutti quelli di nicchia, sta vivendo una fase di transizione. Un ascolto obbligatorio se amate Mastodon, Neurosis ma anche altre realtà provenienti dal Regno Unito come Mammoth Weed Wizard Bastard e Conjurer.

Songs
1. Alive!
2. ((Flaming Youth))
3. Revenge
4. ((Strange Ways))
5. Destroyer
6. Asylum
7. Unplugged





OHHMS
From UK

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