Al di là degli inevitabili e schiaccianti paragoni col fratello maggiore, il contributo alla scena industriale di Michael Cummings è stato meno trascurabile di quello che si potrebbe pensare. Al contrario, album come ‘Tonight The Stars Revolt!’, ‘Anyone For Doomsday?’ e ‘Destroy What You Enjoy’ hanno ottenuto un certo riscontro a livello mediatico e si ascoltano ancora con gran piacere. Magari un disco dei Powerman 5000 non sarà il capolavoro che invece ogni volta ci si aspetta da Nine Inch Nails, Ministry o appunto Rob Zombie, però un best of della creatura di Spider One potrebbe stare per settimane nello stereo della vostra autovettura. Anche ‘The Noble Rot’ prosegue nella tendenza di uscite sempre meno metal e ricche di spunti elettronici intriganti, con pezzi come ‘Brave New World’, ‘Play God Or Play Dead’ e ‘Strange People Doing Strange Things’ che proseguono nella solita direzione di sempre. Gli episodi più singolari in scaletta sono senza dubbio ‘Black Lipstick’, allo stesso tempo un omaggio ed una critica al movimento glam, e la cover di ‘We Got The Beat’ dei Go-Gos. ‘Special Effects’ e ‘VHS’ sono state composte appositamente per chi ha lasciato il cuore negli anni ‘80.