Per chi conosce in maniera abbastanza approfondita la discografia dei Scraps Of Tape, sette full-lenght tra cui spiccano 'Sjätte Vansinnet' e 'The Will To Burn', la figura di Johan Gustavsson non sarà certo ignota. Nel passato dello svedese ci sono però anche i Blessings, tre album di blackned hardcore, ed i Barrens, oltre alla collaborazione con Peter Broderick e tante produzioni come Tsukinomo (da segnalare il bellissimo 'Heart Attack Money' uscito per Kalligrammofon di Malmö) e appunto Johan G. Winther. Con quest'ultimo moniker ha probabilmente pubblicato il materiale più personale di tutta la sua carriera – basta ascoltare l'arrangiamento di 'The Chastening Star' o la cupa 'Blacken The World' per rendersene conto - e non è certo un caso che 'The Rupturing Sowle' sia nato da un volontario isolamento nella foresta molto precedente all'emergenza sanitaria in atto. In questo doppio album evocativo e potente si percepiscono influenze che vanno dal post-rock all'elettronica, dalla musica dark al metal, ma tutto è condensato e reso fruibile dal talento e della personalità di un artista che ha conosciuto un po' tutti gli universi musicali di oggi. Gli amanti di The Notwist, Mogwai, Boards Of Canada e Explosions In The Sky troveranno avvincente queste canzoni, alcune delle quali erano uscite in cassetta nel 2013, ma la speranza è che Pelagic Records riesca davvero a promuovere l'album su più gradi e spinga tante persone a scavare negli archivi e scoprire un musicista eccezionale.