Spesso le migliori band pubblicano esordi da capogiro e si inseriscono fin dall'inizio della loro carriera nel limbo delle realtà discografiche che contano. Altre band invece hanno bisogno di più tempo, di stabilizzare la line-up e di crescere sotto vari aspetti, dalla composizione agli arrangiamenti, dalla produzione alla consistenza dal vivo. Un po' quello che è successo ai maltesi che, giunti al quinto lavoro in studio, sono arrivati a proporre un symphonic black metal di assoluto valore. 'Sacred Book Of Baal' presenta al meglio la nuova cantante Sandra Misanthrope e tra ammiccamenti peccaminosi, venature industriali, riferimenti omni alla scena norvegese (Dimmu Borgir e Emperor) ma anche retaggi di altre icone estreme (Bal-Sagoth, Cradle Of Filth e Opera IX), la scaletta prosegue senza mai annoiare. A tratti i MartYriuM rendono le loro canzoni boriose e stratificate mentre in altri frangenti i riff di Count Mortem e Sherath si fanno marziali e le strutture risultano essenziali e crude, avvicinandosi maggiormente alla dimensione dal vivo. Di sicuro dall'ascolto di 'Lamia Satanica' emerge un gran desiderio di vedere dal vivo il gruppo che ha esordito quasi vent'anni fa con 'Withering in Voluptuous Embrace', anche perché la presenza ed il talento di Sandra Randi Stensen - ex Frantic Amber ed attiva pure con Festerguts e Nekrodelirium – sono palesi ('End Of My Realm' e 'Venom Divine'). Difficile tracciare paragoni col precedente 'Destiny Wore A Bondage Mask', perché la differenza in termini qualitativi è enorme ed in questi cinque anni è cambiato un po' tutto. Una release ambiziosa e priva di difetti che non può mancare nella vostra collezione se siete appassionati del genere.