Un album può cambiare totalmente la carriera di un gruppo. A volte è il primo, in certi casi il terzo ma spesso non c’è una regola precisa. Pensate che dopo l’uscita di questo nono full lenght anche il folk scherzoso e alticcio dei Feuerschwantz è stato considerato in un’istituzione del web metallico come Metal Archives e ciò non solo perché Napalm Records ha promosso nel migliore dei modi la release ma perché all’interno del successore di ‘Methämmer’ troverete tutto quello di cui avete bisogno per trascorrere un pomeriggio sereno ovvero riff potenti, ritornelli di facile presa e testi spensierati quanto basta per dimenticarsi per qualche minuto di quello che succede nel mondo. Ad essere sinceri più ascolto ‘Das Efte Gebot’ e più trovo che sia più vicino all’ultima idea di folk metal dei Turisas di quanto possa sembrare. Oltre alle undici tracce inedite – tra cui spiccano senza dubbio la title track, ‘Kampfzwerg’ e ‘Schildmaid’ – che mettono in luce le qualità del leader Hauptmann Feuerschwanz, come sempre ben coadiuvato da Madame Johanna von der Vögelweide, Prinz R. Hodenherz III e Hans der Aufrechte, verrete sorpresi pure dal bonus cd contenente sette cover. Alcune sono trascurabili ma le reprise di ‘Hier Kommt Alex’ dei Die Toten Hosen, ‘Engel’ dei Rammstein e soprattutto ‘Gott Mit Uns’ dei Sabaton, quasi meglio dell’originale, vi costringeranno a sapere di più di questa masnada di guerrieri grotteschi che si sta ritagliando uno spazio importante nella comunità teutonica.