Spetta a 'Priest' introdurre questo ambizioso doppio album. Un canto sciamanico femminile viene accompagnato dal drumming incisivo e tribale di Niklas Kahl finchè il cantato marziale di Chris Harms non apre ad un cambio totale di scena con retaggi dei Ghost ed un chorus da dipendenza. Nel complesso la componente metal è sempre presente ma le melodie sono curate in maniera maniacale e la produzione estremamente organica a dispetto del largo uso di synth ed effetti moderni. I riff del successore di 'Thornstar' sono tutti memorabili e questa è senza dubbio una sorpresa vista la varietà del materiale ed il desiderio di sfondare in modo definitivo. Segue 'For The Know Not What They Do' col suo arrangiamento orchestrale alla Nightwish, i ritmi tornano a farsi serrati con 'Born With A Broken Heart' mentre 'In The Field Of Blood' è una ballata al pianoforte, resa accattivante da batteria e voce femminile, e '2000 Years A Pyre' un pezzo da brividi, che incorpora un po' tutto quello che sono i Lord Of The Lost attualmente ovvero un gruppo gigantesco. In pochi avrebbero immaginato che i tedeschi sarebbero riusciti ad arrivare a questi livelli ma personalmente mi è bastato vederli dal vivo una volta per capire che erano una band di categoria superiore. Dal tour di ‘Empyrean’ in poi il leader è cresciuto in maniera esponenziale, sia come compositore che come produttore, e con lui la consapevolezza nei propri mezzi dei musicisti che ha voluto al suo fianco. Un altro degli apici di 'Damnation' è ' The Heart Is A Traitor' con la sua vena industriale che riporta la menta agli esordi e ho pochi dubbi sul fatto che 'Death Is Just A Kiss Away' diventi un classico dal vivo. 'Salvation' si apre con 'The Gospel Of Judas', una sorta di riassunto di tutto il concept ed un singolo destinato a lasciare il segno, e contiene anche le ottime 'A War Within', 'Work Of Salvation' e 'And It Was Night'. Scordatevi cali di tensione nonostante la carne al fuoco sia tanta e lasciatevi andare alla visione di The Lord, ormai produttore di livello assoluto come dimostrano le sue collaborazioni con Faderhead, KMFDM e Subway To Sally ed il lavoro mostruoso svolto in 'Swan Songs III'. Un acquisto obbligatorio, anche se sarà difficile scegliere tra cd e vinile, ed un ulteriore passo in avanti in una carriera che ha sul serio dell'incredibile. Riabbracciarli dal vivo sarà bellissimo.