A distanza di tre anni da ‘Double Negative’, Mimi Parker e Alan Sparhawk regalano al loro affezionato pubblico un’altra manciata di canzoni di slowcore bruciante e denso di elementi. Da tempo i Low se ne fregano dell’indie rock, anzi forse non se ne sono mai fregati, e l’inattività dal vivo li ha aiutati a rendere il proprio songwriting ancora più oscuro e micidiale. A tratti sembra quasi di ascoltare una doom band, spesso le melodie vengono rese spigolose e tetre e le commistioni con la tradizione folk, col soul o col dream pop servono solo a dare un tocco di eccentricità ed imprevedibilità alla scaletta. ‘I Can Wait’, ‘There’s A Comma After Still’ e la conclusiva ‘The Price You Pay (It Must Be Wearing Off)’ sono le tracce più memorabili mentre ‘White Horses’ e ‘Disapperaing’ quelle che trasmettono un’urgenza live maggiore. La produzione è in bilico tra quella dell’ultimo full lenght ed i tempi gloriosi di ‘The Great Destroyer’ e ‘Drums And Guns’, il fervore cinematico accentuato, tanto che buona parte del materiale potrebbe tranquillamente essere utilizzato per sonorizzare le serie televisive thriller e horror americane che vi piacciono tanto, e non mi sorprenderei affatto se ‘Hey What’ entrasse nelle top ten di fine anno di tante riviste specializzate.