Prosegue la serie di accurate ristampe della Bird’s Robe Records e stavolta è il turno del quintetto strumentale originario di Brisbane che si era rifatto vivo sul mercato discografico tre anni fa con ‘Take A Great Joy’, caratterizzato da un suono più esterofilo rispetto al materiale precedente. In attesa di pubblicare il terzo lavoro in studio, viene fatta nuova luce su un esordio capace di svelare un po’ tutte le influenze di una formazione tecnicamente molto valida ed appassionata di post-rock, di colonne sonore e anche della malinconia tipica della musica proveniente dal Nord Europa. In scaletta si passa infatti da citazioni evidenti di Mono o Godspeed You! Black Emperor ad ammiccamenti all’horror italiano oppure ad altre realtà preminenti della scena dei canguri. Di sicuro in tracce come ‘I'm A Friend Of Edward J Stevens’ e ‘Dreams Don't Come True, That's Why We Dream’ è possibile riscontrare molto di quello che è stato il loro percorso successivo. Da segnalare pure le collaborazioni con Berndt Vandervelt e Karin Gislasdottir per ‘Sveta Pace’ e con Perils Of Dancing Wasted per ‘Aabar Dekha Habe’.