-Core
Anomaly
Fuel
Moon Chair Media - ONErpm
Pubblicato il 26/10/2021 da Francesco Brunale
Songs
1. Hard
2. Don’t Say I
3. Landslide
4. I’M Gone
5. The Only Ones
6. Keep It Away
7. Give
8. Alive
9. 4 Walls
10. See Your Eyes
11. Heaven’s Waiting 4 U

Un gruppo che ha collezionato una serie di dischi di platino dovrebbe trovarsi in una posizione di pace e serenità e godersi, sostanzialmente, il successo ottenuto durante la carriera. I Fuel, invece, sono il contrario di quanto si possa immaginare, nonostante il pingue conto in banca accumulato. Molto probabilmente è una di quelle entità più vicine ad essere una vera e propria faida, capeggiata dai suoi due leader massimi, al secolo il chitarrista Carl Bell e il cantante Brett Scallions. C’è stato un momento in cui la band, dopo uno split dovuto alle classiche divergenze musicali, ha visto l’alternarsi dell’uno e dell’altro all’interno di ogni singolo lavoro e questo ha chiaramente prodotto scombussolamento, soprattutto tra i fans. Adesso, tanto per essere chiari, l’unico membro della line up originale rimasto e che ha rimesso in moto una macchina che, comunque, vende ancora negli Stati Uniti è Carl Bell che ha assoldato come frontman lo sconosciuto John Corsale, oltre ad una serie di musicisti che hanno deciso di seguirlo in questa nuova avventura. “Anomaly” è, dunque, un prodotto creato ad immagine e somiglianza di Bell che ha scritto un pugno di canzoni che non si discostano da quanto fatto in passato dai Fuel. Tra schegge di post grunge (I’M Gone), singoli radiofonici (“Hard”), ballate sdolcinate (Don’t Say I) ci si muove in un campo che i seguaci della prima ora non tarderanno a riconoscere. Le melodie sono sempre ammiccanti e qualche volta ci si addentra anche i campi in cui è l’elettronica ad essere preponderante (“The Only Ones”). Insomma, come copione vuole, questo nuovo lavoro è tipico di un rock che andava fortissimo a cavallo tra i due secoli, ma che manca sempre della fantasia tipica dell’alternative dei primi anni novanta dove davvero l’ispirazione era alla base di un movimento che ha fatto la storia. Unica eccezione a tutto è l’ottima “See Your Eyes” che si fa apprezzare, perché è un brano tosto, ma dal gusto melodico eccezionale. Per il resto siamo nel campo dell’ordinaria amministrazione, del sei in pagella che si da al calciatore che si guadagna la pagnotta correndo per sé e per gli altri in mezzo al campo, senza brillare per spunti di fantasia.

Songs
1. Hard
2. Don’t Say I
3. Landslide
4. I’M Gone
5. The Only Ones
6. Keep It Away
7. Give
8. Alive
9. 4 Walls
10. See Your Eyes
11. Heaven’s Waiting 4 U
Fuel
From USA

Discography
Sunburn (1998)
Something Like Human (2000)
Natural Selection (2003)
Angels & Devils (2007)
Puppet Strings (2014)
Anomaly (2021)