Un esordio su lunga distanza veramente interessante quello del trio danese, che ha impostato un concept attorno attorno alla natura e alla scienza, con liriche che toccano argomenti come l'impatto umano sull'ambiente, l’incredibile vita del sottobosco e le dimensioni travolgenti dell'universo che ci circonda. La materia sonora di ‘Of Lowly Origin’ è uno sludge metal atmosferico che cita Lesbian e Neurosis ma mostra anche un forte senso di appartenenza alla propria terra. Le sei tracce sono state registrate e mixate agli Sweet Silence Studios, sotto la supervisione del chitarrista e cantante Patrick Fragtrup, che ricordiamo a servizio delle Konvent. Al suo fianco troviamo l’altro chitarrista e cantante Lars Pontoppidan ed il solido drummer Tejs Kyhl che non sembrano patire affatto l’assenza di altri musicisti e soprattutto di un bassista. Il suono risulta compattissimo e di semplice trasportabilità dal vivo ed i due singoli estratti dall’album sono senza dubbio gli apici di un ascolto che non appare mai ripetitivo. Oltre a ‘Earliest Root’ e ‘Species Adrift’, incuriosisce anche la conclusiva ‘Undergrowth’ che potrebbe aprire a qualche commistione di influenze in più in futuro.