Quello di Holy Other al Serendipity di Foligno rimane uno dei dj set più avvincenti a cui abbia avuto la fortuna di partecipare ed il suo esordio discografico, uscito nove anni fa, ha rappresentato un momento di svolta per l’intera comunità witch house. Adesso David Ainley, produttore che ama dubstep e UK garage esattamente come r&b e house, si riaffaccia sul mercato con dieci tracce che fanno riflettere e segnano un’evoluzione importante del suono di ‘Held’. Le registrazioni si sono svolte al Bidston Observatory e numerose fughe nell’idm si alternano a retaggi downtempo di gran classe. L’approccio appare leggermente meno claustrofobico e oscuro rispetto al passato e gli apici sono senza dubbio ‘Absolutes’ e ‘Heartrendering’ e le collaborazioni con Daniel Thorne (‘Lieve’ e ‘Shudder’), Simmy Singh e Sian O’Gorman del NYX Electronic Drone Choir regalano spessore ad una scaletta capace di chiudere in maniera solenne un anno piuttosto controverso per la musica elettronica.