-Core
Synchro Anarchy
Voivod
Century Media
Pubblicato il 04/02/2022 da Francesco Brunale
Songs
1. Paranormalium
2. Synchro Anarchy
3. Planet Eaters
4. Mind Clock
5. Sleeves Off
6. Holographic Thinking
7. The World Today
8. Quest For Nothing
9. Memory Failure

Tra dischi ufficiali, raccolte e altro, i Voivod, nonostante cambi di formazioni, decessi e altre situazioni poco simpatiche, sono arrivati alla diciannovesima pubblicazione di una carriera integerrima e pura, che raramente ha avuto momenti di ribasso e oscurità. Dopo alcuni anni di silenzio, i canadesi hanno deciso di tornare in pista con un disco che nulla aggiunge e altrettanto toglie a un gruppo che ormai viaggia fortunatamente con il pilota automatico. Pur essendo lontani da vette inarrivabili come “Angel Rat” o “The Outer Limits”, Away e soci hanno voluto regalare ai propri fan qualcosa con cui stare bene per i prossimi mesi, in attesa di vederli nuovamente esibirsi dal vivo, pandemia permettendo. L’iniziale “Paranormalium” è un ottimo biglietto da visita che ci presenta la formazione in grande spolvero con le solite chitarre ringhiose, una coppia ritmica devastante e il cantato di Snake graffiante e incisivo che da sempre li ha caratterizzati nel bene e nel male. Con la title track, invece, c’è una sorta di ritorno alle sonorità meravigliose di “Angel Rat”, visto che si trovano aperture melodiche interessanti in fase di ritornello. Molto più lavorata, ma con un solo eccezionale, è la successiva “Planet Eaters”, in cui metal, Tool e influenze jazz vengono fuori come d’incanto, regalando quella che probabilmente è la perla dell’album. Con “Mind Clock” l’atmosfera si fa cupa, salvo poi trasformarsi in qualcosa che va vicino a una spirale in cui i Voivod cercano di coinvolgere l’ascoltatore, con la batteria che velocizza i tempi seguita dai soliti riff sincopati della chitarra di Chewy. Più immediata, invece, è Sleeves Off che, molto probabilmente, è l’episodio più “easy” (aggettivo che va sempre collocato ed inquadrato in maniera intelligente in quello che è il pianeta del quartetto) del lotto. “Holographic Thinking” è un’altra perla assoluta, soprattutto per come si dipana nel mezzo del brano. In questo caso è il solo di Chewy ad essere paradisiaco, dal momento che abbellisce una traccia che, altrimenti, sarebbe stata sufficiente e nella norma, visto che anche essa ha quei suoi tipici connotati claustrofobici e grigi che in certi momenti ricordano i Tool. Nel finale, forse, si trova qualche piccolo passo falso o, meglio, tendente all’ordinario. “The World Today” è un classico brano dei Voivod attuali e non sorprende chi se lo trova dinnanzi, a differenza di “Quest For Nothing”, che è un bel proiettile dissonante nel quale la band è un treno ad alta velocità che viaggia in maniera spedita e senza intoppi. A chiudere il cerchio ci pensa “Memory Failure” che è un altro pezzo di marmo freddo che sintetizza quella che è la storia dei Voivod, ovvero di una band che non ha mai ceduto a compromessi artistici, mantenendo un livello di coerenza e purezza che in molti colleghi, anche più famosi, si sognano.

Songs
1. Paranormalium
2. Synchro Anarchy
3. Planet Eaters
4. Mind Clock
5. Sleeves Off
6. Holographic Thinking
7. The World Today
8. Quest For Nothing
9. Memory Failure
Voivod
From Canada

Discography
War and Pain (1984)
Rrröööaaarrr (1986)
Killing Technology (1987)
Dimension Hatröss (1988)
Nothingface (1989)
Angel Rat (1991)
The Outer Limits (1993)
Negatron (1995)
Phobos (1997)
Voivod (2003)
Katorz (2006)
Infini (2009)
Target Earth (2013)
The Wake (2018)
Synchro Anarchy (2022)
Morgöth Tales (2023)