-Core
Frayed At Both Ends
Aaron Lewis
Big Machine
Pubblicato il 03/02/2022 da Francesco Brunale
Songs
1. AGAIN
2. GOODBYE TOWN
3. EVERYBODY TALKS TO GOD
4. AM I THE ONLY ONE
5. KILL ME LIKE YOU LOVE ME
6. PULL ME UNDER
7. LIFE BEHIND BARS
8. WAITING THERE FOR ME
9. THEY CALL ME DOC (FT. CREATIVETS, VINCE GILL, DAN TYMINSKI)
10. GET WHAT YOU GET
11. STICKS AND STONES
12. ONE IN THE SAME
13. SOMEONE

Le metamorfosi improvvise degli artisti fanno sempre discutere. E’ e sarà sempre così ed è la storia della musica rock che lo sottolinea a chiare lettere. Quando ci sono dei cambiamenti radicali (pensiamo ai Queen, al Bowie in versione Tin Machine, ai Paradise Lost di Host e tanta compagnia cantante) il pubblico si spacca sempre a metà. C’è chi segue il proprio idolo sempre e comunque e chi, invece, che non ne apprezza le mutazioni, sperando che presenti lo stesso menù da qui sino alla pensione. Ora, per quanto concerne Aaron Lewis, il discorso è particolare. Il cantante degli Staind ha messo da parte, o meglio in naftalina, la sua band con cui ha venduto milioni di dischi nel mondo e per molto tempo è piombato nell’anonimato della scena alternativa, facendo, forse, fede a quell’immagine un pochino depressa che lo ha accompagnato dagli inizi della propria carriera. Allo stesso tempo ha intrapreso una carriera solista non molto nota dalle nostre parti, ma che gli sta dando parecchie soddisfazioni, visto che a cadenza quasi triennale esce fuori qualcosa di suo. Ad inizio di quest’anno, dunque, Lewis ha deciso di ritornare e lo ha fatto, almeno vedendo le vendite davvero cospicue, con un lavoro che sta riscuotendo successo negli USA. Il problema o il bello, fate voi, è che anche in questo caso, così come è sempre accaduto da quando si è messo in proprio, non si tratta di un disco post grunge o post new metal come uno si immaginerebbe. In “Frayed At Both Ends” si entra nel territorio purissimo del country statunitense, con il singer che ha registrato un pugno di canzoni con la sola chitarra acustica e con il contributo rarissimo di altri strumenti. Questo disco è balzato al numero 1 delle classifiche country di Billboard e quando lo si ascolta ci si tuffa totalmente nelle sue atmosfere tipiche americane. I brani, in gran parte molto simili tra loro, si fanno tranquillamente ascoltare, soprattutto se uno è in macchina a fare un lungo viaggio (magari immaginando di essere in Arizona o Texas), anche se la voce di Lewis, a volte, si confonde con quella di un altro amico dei suoi tempi, ovvero Chad Kroeger dei Nickelback. Quello che, probabilmente, manca è un certo gusto nel trovare il ritornello facile o la melodia immediata, che sarebbero stati perfetti per dare lustro a questo disco così particolare e strettamente attaccato alle radici a stelle e strisce. Visto il successo riscosso e il tipo di sound in cui Lewis si è gettato a capofitto da anni, appare difficile rivederlo sotto le prime vesti con cui si fece conoscere al mondo, ma nella vita è sempre valido il motto mai dire mai.

Songs
1. AGAIN
2. GOODBYE TOWN
3. EVERYBODY TALKS TO GOD
4. AM I THE ONLY ONE
5. KILL ME LIKE YOU LOVE ME
6. PULL ME UNDER
7. LIFE BEHIND BARS
8. WAITING THERE FOR ME
9. THEY CALL ME DOC (FT. CREATIVETS, VINCE GILL, DAN TYMINSKI)
10. GET WHAT YOU GET
11. STICKS AND STONES
12. ONE IN THE SAME
13. SOMEONE
Aaron Lewis
From USA

Discography
The Road - 2012
Sinner - 2016
State I'm In - 2019
Frayed At Both Ends - 2022
The Hill - 2024