Leggo in rete tanti elogi per band finte, derivative e incapaci di produrre anche solo due note originali di fila. A tutte queste persone consiglio di ascoltare il debutto di questo gruppo italo-tedesco che schianta, avete letto bene schianta, il novantacinque per cento delle uscite rock degli ultimi anni. Dopo ‘Just Like This!’ degli Small Jackets, un’altra scaletta bollente, nel quale troverete anche le strepitose reprise di ‘Lock Up Your Daughters’ degli Slade e ‘Surrender’ dei Cheap Trick, per quattro loschi figuri che maneggiano la materia garage rock come si deve. L’arma in più dei Loyal Cheaters è indubbiamente Lena McFrison, giunonica cantante che oltre ad avere una presenza fisica da capogiro possiede un’ugola perfetta per chi desidera ripercorrere le tracce di Girlschool, e Runaways. ‘Winners Never Compromise’ e ‘The Devil Side’ inaugurano le danze e subito viene voglia di essere sotto palco a sudare come maiali e godere di tutta questa elettricità. L’approccio dei membri è sguaiato, indemoniato e sfacciato ed i riff di ‘Big Time Outlaw’ e ‘No Saturday Nites’ si fisseranno nella vostra corteccia cerebrale in pochi secondi. Correte nei negozi, ordinatela online, acquistatela ad i loro concerti ma non fatevi sfuggire una copia di ‘Long Run…All Dead!’ e mi raccomando che sia una copia fisica. In tal modo, quando sentirete qualcuno che afferma che in Italia non c’è niente di valido, avrete la possibilità di tirargli in faccia qualcosa di pesante.