Uno split con i Tempest Man e due full lenght per Unique Records, etichetta tra gli altri di Suzan Köcher's Suprafon e Blackberries, ovvero l’omonimo album di due anni fa ed il presente ‘Tranquillity’, che segna progressi importanti soprattutto in termini di produzione. Così i tedeschi hanno cercato di ritagliarsi uno spazio nello scenario vintage rock, con evidenti riferimenti alla musica della West Coast di fine anni ‘60 e inizio anni ‘70 e retaggi psichedelici, pop e folk in quantità. Per brillare i Fooks Nihil avrebbero probabilmente bisogno di un cantante più bravo, o almeno dotato di un timbro originale, ma i cori polifonici hanno un discreto effetto e già così la band assicura un viaggio a ritroso nel tempo niente male (‘Pictures Of You’ e ‘C.A. Walking’). Da segnalare il mixaggio di Glenn Brigman, fedele alla vecchia scuola, e qualche ammiccamento in più ai primi Fleet Foxes, che potrebbe fare guadagnare qualche posizione fuori dai propri confini. Il tema di fondo è semmai se abbia ancora senso pubblicare dischi del generi in questo momento. Il vintage pare non tirare come qualche anno fa eppure continuano a proliferare formazioni che se ne fregano nella maniera più assoluta di tutto ciò che è successo nella storia della musica dagli anni '80 in poi.