Nel giro di qualche settimana avrete tra le mani un paio di dischi da Bergen. Oltre al secondo album di questi heavy-doom rockers dallo spirito settantiano uscirà infatti ‘Devil’s Bell’ degli Audrey Horne e ne sentirete delle belle. La differenza sostanziale tra le due formazioni, al di là dell’immagine molto meno glamour dei Kryptograf, sta proprio nel decennio di riferimento perché se è vero che in ‘The Eldorado Spell’ troverete anche riferimenti a Uncle Acid And The Deadbeats e Motorpsycho, allo stesso tempo l’omaggio nei confronti di Black Sabbath, soprattutto quelli di ‘Master Of Reality’ e ‘Vol. 4’, e Pentagram è palese. Due anni fa, il loro esordio è stato accolto molto bene dalla critica ma sono certo che le dieci tracce in questione avranno migliore fortuna e questo perché i suoni di chitarra e batteria sono azzeccati alla perfezione, gli arrangiamenti sono più solari e memorabili ed i riff vengono spesso usati da Vegard Strand e Odd Erlend Mikkelsen come una sorta di drone, creando un’atmosfera di sottofondo clamorosa. ‘Cosmic Suicide’ e la title track sono probabilmente gli apici ma ‘Across The Creek’ e ‘When The Witches’ hanno sul serio il potere di incutere timore e ‘The Well’ chiude l’album costringendo a rimettere la puntina all’inizio.