1. Humanaut 2. In The Nothingness Black 3. Meaningless 4. Psykorgasm 5. Pigfuck 6. In Control 7. Electric I'd Hypocrisy 8. Stuck Here 9. What's Left 10. Shape Of The Formless 11. The Eye On Your Back
Songs
1. Humanaut 2. In The Nothingness Black 3. Meaningless 4. Psykorgasm 5. Pigfuck 6. In Control 7. Electric I'd Hypocrisy 8. Stuck Here 9. What's Left 10. Shape Of The Formless 11. The Eye On Your Back
Si dice che il terzo album sia quello della svolta. "Passenger" è il terzo album e potrebbe essere davvero il disco a lanciare i Mnemic nel limbo dei gruppi che contano. I precedenti "Mechanical Spin Phenomena" e "The Audio Injected Soul" hanno costituito una base di partenza importante e sicuramente dimostrato le qualità tecniche dei danesi. Nel frattempo si sono avvicendati due cantanti per sostituire un Michael Bøgdalle stanco di quel tipo di vita. Prima Tony Jelencovich (B-Thong, Transport League e adesso nei micidiali M.A.N.) durato poche settimane, poi Guillaume Bideau che qualcuno ricorderà nei Scarve. Attorno alla figura di quest"ultimo si è concentrata l"intera pre-produzione di un disco che ha necessitato più di due anni per essere pronto. Inutile dire che la Nuclear Blast ha fatto le cose in grande accettando qualunque richiesta da parte del gruppo. Dietro la console si sono quindi susseguiti il veterano Tue Madsen, Warren Ricker (Down) e quel Christian Olde Wolbers che ha esordito così bene come produttore dei Threat Signal. Curioso che per togliersi di dosso l"accusa di essere dei meri cloni dei Fear Factory i Mnemic abbiano scelto proprio il loro ex bassista e adesso chitarrista. Un lavoro di insieme impressionante che ha reso il suono di "Passenger" quanto di meglio si possa desiderare in campo metal di questi tempi. Un album che sa essere letale e ossessivo nelle parti estreme, altrettanto devastante e moderno quando le influenze cyber prendono il possesso delle canzoni e ancora efficace e pulito laddove la melodia fuoriesce a creare dal nulla quei due-tre singoli che potrebbero lanciare in alto l"album. Il primo di questi è "Meaningless" scritta insieme a Roy-Z (Bruce Dickinson, Judas Priest) che lascia esterefatti per l"assoluta impossibilità di reazione alla quale sottomette l"ascoltatore. Esemplare la prova di Bideau che travolge tutto e tutti poggiandosi su una ritmica spaventosa. Segue una "Psykorgasm" attraversata dai latrati di Shane Embury (Napalm Death) e Jeff Walker (Carcass) che infondono un"epicità unica all"articolata architettura compositiva che viene a ripetersi in seguito con pezzi elaborati come "Stuck Here" e "Shape Of The Formless". "Passenger" si erge gigantesco nei suoni, nell"impatto, nello straripante desiderio di imporsi a partire dall"opener "Humanaut" fino alle ultime note della bellissima "The Eye On Your Back". Un disco che ci regala un nuovo gruppo in cui credere senza necessariamente dovere riferirsi al passato, un disco che vi farà del male fisico per tutto l"anno che è appena iniziato.