-Core
Back To The Time Of Rock
Thunder Rising
Music For The Masses
Pubblicato il 16/03/2022 da Francesco Brunale
Songs
1 Fate Train
2 Black Tiger
3 Scratches On The Hood
4 I'm Still Alive
5 Timeless Blues
6 Rock From The Sky
7 Don't Be Shy
8 Nameless
9 Escape From You (Extended Version)
10 Labyrinth Of Spectres
11 Nameless (Second Movement)
12 Stairs to the top
Songs
1 Fate Train
2 Black Tiger
3 Scratches On The Hood
4 I'm Still Alive
5 Timeless Blues
6 Rock From The Sky
7 Don't Be Shy
8 Nameless
9 Escape From You (Extended Version)
10 Labyrinth Of Spectres
11 Nameless (Second Movement)
12 Stairs to the top

Durante il 2021 i Thunder Rising avevano pubblicato due gustosi EP che ora hanno trovato sfocio in un unico disco dal titolo “Back To The Time Of Rock”. In questo lavoro il chitarrista milanese Frank Caruso ha messo su una formazione di tutto rispetto, dando sfogo ad una passione sfrenata verso l’hard rock degli anni settanta. I riferimenti che si possono trovare qui dentro sono tanti, perché si va dai soliti Deep Purple sino ai Whitesnake del periodo British, passando per i seminali Thin Lizzy. Insomma, come coordinate per approcciarsi al lavoro, si parte decisamente bene. Quello che, però, piace sono le canzoni che, ascolto dopo ascolto, migliorano sempre di più e fanno venire chiaramente la voglia di riascoltarle ad un volume ancora più alto, grazie anche a una produzione rispettosa del passato, ma che fortunatamente guarda ai giorni d’oggi. Del resto non si può rimanere insensibili dinnanzi a una perla come “Scratch On The Wood” che ha un ritornello solare ed immediato, così come lo è anche l’opener “Fate Train”, trascinata da un grande riff di chitarra che poi porta nel mezzo del brano ad un arpeggio che dà il la agli acuti fantastici di Alessio Spini che si rivela il cantante giusto per questo progetto. Ecco, un capitolo a parte, va aperto proprio sul singer nostrano che ha un potenziale mastodontico su cui quasi mai nessuno ha realmente investito. Sentirlo cantare è un piacere per le orecchie, tanto che la sua ugola, che in sede live è semplicemente impressionante, può essere tranquillamente messa in competizione con quella di gente come Jeff Scott Soto o Ronnie Romero. Ritornando all’album ci sono anche momenti più calmi, vedi “I’M Still Alive”, che sarebbe stata perfetta per i Bon Jovi di fine anni ottanta, e più blues come “Timeless Blues” che riporta alla mente gli ultimi Ten Years After con Joe Gooch. Altro momento di grandissimo impatto è dato dalla portentosa “Don’t Be Shy” che ha una struttura che si avvicina ai Black Sabbath, salvo poi sfociare in qualcosa di più solare grazie al solito Spini che nel ritornello rende tutto più melodico. Un riferimento più prog lo si ha con la sognante strumentale “Nameless – Cut Version”, mentre nel finale, attraverso “Labyrinth Of Spectre” spunta la citazione, neanche troppo velata, dei Deep Purple di “Demon’s Eye”. In pratica con “Back To The Time Of Rock” ci si riconcilia con il rock dei nostri genitori che rimane il padre di tutto questo splendido genere musicale. La speranza è di vedere live i Thunder Rising, perché questa band ha tutto per farci riconciliare con la musica di qualità.

Thunder Rising
From Italia

Discography
Thunder Rising - 2013
Sole Freedom - 2015
TR3 - 2020
Back To The Time Of Rock - 2022
Sound Of Loneliness - 2024