Ho conosciuto gli inglesi su KingdomLeaks, un portale che manca soprattutto agli appassionati di rap metal e metalcore, e devo ammettere che all’inizio non mi avevano troppo colpito. Sarà che nove volte su dieci il revival mi annoia oppure che la produzione dei loro primi singoli era ancora un po’ acerba ma sinceramente non avevo posto troppa attenzione alle mosse seguenti. Adesso è piombato in redazione il promo di ‘DESTROY YOURSELF’ e ritengo che la visione del bassista-produttore Fatty, fondatore dei Submotion Orchestra, sia molto più chiara e che in generale sia cambiato parecchio. Prima di tutto i suoni ed il mixaggio che permettono alle influenze punk, grime, heavy metal e crossover di esprimere il proprio potenziale senza finire per coprirsi a vicenda. In secondo luogo il cantato di Illaman è diventato letale e pezzi come ‘Break The Law’, che vede la partecipazione di P Money, ‘Eat The Rich’ e ‘IDKWYBT’ rappresentano il momentaneo apice in carriera. La line-up è completata da Pravvy Prav (Foreign Beggars, Gentleman's Dub Club) e dal vivo il trio è cresciuto in maniera tale da potere attrarre sia i fan di Sleaford Mods e Gaika sia i nostalgici del nu metal anni ‘90. Resta da capire se il futuro dei Pengshui sarà caratterizzato da uno smodato tentativo di catturare pubblico nell’ambiente elettronico-industriale oppure se l’ibrido tra Rage Against The Machine e The Prodigy verrà sviluppato ulteriormente.