‘Ora’ è l’album più esistenzialista di Federico Fiumani e probabilmente non sarebbe potuto essere altrimenti, considerato il periodo storico che stiamo vivendo. A quattro anni dal convincente ‘L’Abisso’, una delle formazioni più longeve della scena indipendente italiana si riappropria di valori e penna, immettendo sul mercato una manciata di canzoni ispirate dal sesso, dalla morte e dal rapporto tra finzione e realtà. Tra i dettami di Jean-Paul Sartre e la nuova raccolta di poesie ‘Nerogrigio’, tra le emozioni provate agli ultimi concerti e la solitudine derivata dai ripetuti lockdown, è nato un disco estremamente vario e ritmato, dove un lirismo elevato si accompagna a crescendo melodici di spessore. La title track, ‘Coperte Tumorali’ e ‘I Giorni Belli’ sono gli apici di una scaletta che conferma i Diaframma ai livelli più alti della musica cantautoriale italiana e un plauso va a Elisabetta D’anna Olivares che nei magnifici scatti promozionali ha saputo fissare lo sguardo rilassato e determinato di un artista a cui dobbiamo molto. Un’eccellente scusa per riabbracciare dal vivo un artista che sa parlare a generazioni diverse.